È inutile negarlo, siamo in un periodo economico
particolarmente sensibile ed escludendo quei fortunati che non hanno avuto
alcun disagio, la maggior parte di noi deve o ha dovuto conviverci. Nel mio
primo post vi ho accennato alla situazione economica mia e di G. piuttosto
precaria che non ci ha permesso di acquistare serenamente, senza pensarci
troppo, la nostra casa. Eppure sulle carte è praticamente nostra, paghiamo le
tasse e paghiamo le spese condominiali per intero, questo perché abbiamo
firmato un contratto dalla forma di affitto a riscatto.
Voglio innanzitutto specificare che la mia è una situazione
particolare. Conoscendo il venditore abbiamo potuto stilare una forma di
contratto molto flessibile e il margine di contrattazione è stato molto ampio.
Non vi starò dunque a spiegare ESATTAMENTE
i particolari dei miei contratti (sì, sono due).
Ma che cos’è esattamente l’affitto a riscatto? Un affitto,
banalmente, abbinato ad un intento di
acquisto futuro. Per un determinato periodo di tempo (che va dai 2 ai 5 anni)
pagherete una rata per la casa che nella quale abitate. Allo scadere del tempo
potrete acquistare la casa al prezzo stabilito IN PRINCIPIO dal venditore
oppure continuare ad affittarla, stilando un altro contratto questa volta però
regolare di affitto. Il vantaggio risiede nel fatto che se deciderete di
acquistare, una parte o tutto quello che avrete versato per l’affitto negli
anni di durata del contratto vi verranno scalati dal costo totale dell’immobile.
Si tratta di un temporeggiamento, forse nella speranza che
nel corso degli anni le sorti economiche degli inquilini migliorino
permettendovi o di acquistare la casa versando la somma restante oppure di
ottenere un mutuo (e al giorno d’oggi non è più così facile da ottenere!).
Questa perlomeno è stata l’idea che ha spinto me G. a optare per questa
formula.
Sfortunatamente ad oggi, nonostante blog e siti millantino
contratti ufficiali, non ne esiste ancora uno VERO E PROPRIO che definisca in
modo rigido questa interessante soluzione (ce ne sono tanti di diverse forme, comunque). Il mio consiglio è quello di
parlarne con l’agente immobiliare (nel caso, appunto, stiate acquistando
tramite agenzia) oppure di cercarne uno piuttosto informato e pratico che possa
aiutarvi a stilare un contratto vantaggioso per entrambe le parti, come è
successo a me.
Il grande vantaggio del comodato, come vi ho detto, è la
possibilità di non perdere almeno una parte (o tutto, questo dipende dal vostro
contratto!) di quello che avete versato negli anni. Sappiamo che al giorno d’oggi
possedere una casa di proprietà, specialmente se si è giovani, è un gran
vantaggio. Checché se ne dica, i prezzi
degli immobili sono praticamente sempre in aumento (e MAI in perdita) e il “mattone” è sempre l’investimento più sicuro. Nel mio caso ho potuto contare anche sull'appoggio dei miei
genitori che fortunatamente godono di una situazione economica piuttosto serena
ma, parere mio, se avete intenzione di prendere una casa e siete indecisi tra affitto
e acquisto, considerate questa nuova ed interessante opportunità. L’affitto,
forse meno impegnativo, in realtà vi porterà nel corso degli anni ad avere in
mano un pugno di mosche e qualsiasi modifica apporterete al vostro appartamento
non è detto che vi venga riconosciuta dall'affittuario se deciderete in futuro
di rendere le chiavi!
Come sempre spero di esservi stata un pochino utile in
questo post semi-impegnato. Vi do appuntamento domani per qualcosa di più
leggero.
Nessun commento:
Posta un commento