martedì 10 maggio 2016

L'inizio della mia nuova avventura: LA MIA PRIMA CASA.

Come primo post, ho deciso di parlarvi della mia prima casa, partendo dalla ricerca fino ad arrivare alla situazione attuale. Il post che state leggendo in realtà doveva essere destinato ad un altro blog che non ho mai creato e... nulla, spero troverete il mio racconto interessante!



20 Settembre 2015,

inizia la mia avventura. 
A 25 anni compiuti da poco più un mese, facendo conto su un paio di lavori qua e là (un lavoro di agente di vendita, uno di ufficio part-time, qualche traduzione, qualche lezione privata di inglese) e del generoso sostegno economico e morale dei miei genitori, decido che è arrivato il momento di spiegare le ali, di volare via dal nido che ho abitato per così a lungo e prendere finalmente una casa MIA. Ovviamente non sono sola in questa mia scelta, il mio "compagno di avventura" è G., il mio ragazzo da ormai quattro anni e mezzo (ora 5!)
Dovete sapere che sono viziata, sono soggetta a manie di grandezza e quei due santi che ho per genitori mi hanno sempre dato ogni cosa. Ho vissuto per anni in una villetta indipendente di due piani con ampio giardino e box. Ignorando la precarietà economica mia e del mio ragazzo (anche lui part-time d'ufficio e qualche lavoretto di disegno/progetto per "tirare avanti") ho sempre PRETESO che la mia prima casa sarebbe stata una villetta, magari indipendente. 

Questo, prima di sapere quanto costasse comprarne una anche in una zona periferica come quella in cui abito. Questo quindi è stato il primo "colpo", la prima delusione. Non avrei avuto la mia villetta con giardino (dove già immaginavo un paio di cani e un gatto, a scorrazzare qua e là tra un acero giapponese una magnolia in fiore) ma di certo non ero disposta a rinunciare ad alcune cose:

1. GRANDE SPAZIO
2. DUE BAGNI
3. CUCINA INDIPENDENTE e GRANDE
4. BOX AMPIO E CANTINA (che non ho mai avuto)

ci sarebbe stato anche il giardino tra i miei punti fondamentali ma considerata la mia pigrizia e il mio pollice per nulla verde, pur piacendomi molto piante e fiori, ho deciso di sacrificarlo.

Ed ecco che uscendo dall'ufficio, proprio sopra la mia testa inizio a considerare degli appartamenti ENORMI. La parola "Appartamento" per me era quasi una vergogna, un volersi "ridimensionare" e continuavo a dire fra me e me: "Come potrei mai, dopo una vita passata in una villa indipendente GRANDE e SPAZIOSA, dover coesistere con almeno altre quattro famiglie nello stesso palazzo?" Non riuscivo ad arrendermi.  Mi ritrovo poi a leggere l'annuncio di vendita dei pochi appartamenti ancora disponibili nel palazzo. 

Due tipologie: 127 mq o 90 mq. 

Ovviamente la prima metratura ha IMMEDIATAMENTE attirato la mia attenzione. In quel momento la mia testa ha subito un reset: Ok, non è una villetta ma questo appartamento è grosso poco meno della villa in cui abiti ora (giardino e box esclusi, ovviamente), si può provare.  
Ed eccomi qualche giorno dopo con ragazzo e e genitori a visitare con impazienza la "candidata". Entro: non c'è la luce, non ancora. Non importa. Salone molto ampio, cucina e sala da pranzo separate: PERFETTO! Mancano le porte ma dai binari nelle pareti "cave" mi accorgo che saranno presto installate delle "Scrigno".Varco la non-ancora Scrigno che conduce alla zona notte: ripostiglio, DUE bagni, TRE camere da letto. E per un attimo mi devo fermare: "Ok, è LEI. Prendila, non pensarci su, PRENDILA." ma poi, per fortuna, scendo dalle nuvole e inizio a notare nel secondo giro meno "sognante" una serie di storture anche abbastanza gravi.

1. Il balcone. Molto piccolo, ringhiera traballante e quasi interamente arrugginita. Ovvero: altro denaro da tirare fuori ancor prima di averci messo piede.

2.Finiture scadenti. Piastrelle economiche, muri sporchi di cemento. (Non erano previsti altri lavori, tutto a carico del compratore)

3. TRE finestre nel salone di misure sproporzionate che occupano un'intera parete, rendendola inutilizzabile.

4. Termosifoni con pochi elementi e quindi non adatti alla grandezza delle stanze.

5. Finestre di cucina e sala da pranzo ALTISSIME (io raggiungo a mala 160 cm di altezza, non ci sarei arrivata senza scaletta!) e BUIE, con affaccio sul tetto piatto dell'area commerciale.

6.Box non incluso (e le condizioni dei box disponibili erano pietose).


Quella casa che di primo impatto mi era sembrata PERFETTA non lo era affatto. Dopo giorni a pensarci sopra: "Che facciamo, la prendiamo? A parte questo, quello, quest'altro e quell'altro, è grossa, è distribuita bene, ci sono tante stanze, c'è tanto spazio!"

Due giorni dopo, la notizia che per colpa di un fraintendimento tra ditta costruttrice e agenzia immobiliare, quella casa che ci aveva attratto ma verso la quale nutrivamo tantissimi dubbi, è stata venduta, andata, non c'è più. Tiriamo un sospiro di sollievo. Bene, ci hanno sollevato da una scelta in ogni caso difficile.  ìCi viene proposto di vedere l'altra tipologia di appartamento: "Vi piacerà, vedrete! Si adatta bene ad una coppia giovane come voi, AMPIO TERRAZZO!!"
Pur non essendo realmente interessata ci penso, già che ci sono: perché no?

un FLOP.

1. Terrazzo ben più grosso dell'appartamento, peraltro in condizioni PESSIME. Tutto da piastrellare, da riverniciare e probabilmente con qualche infiltrazione.

2.OPEN SPACE. Parola che da SEMPRE mi fa rabbrividire. Non riesco a concepire l'idea di entrare in casa e trovarmi, magari, i piatti o le tazze lasciate nel lavandino. NO, NO e NO.

3. UN SOLO BAGNO. 


Tralascio le finiture (ancora) scadenti e in questo caso senza ulteriori indugi RIFIUTO. NO, MAI E POI MAI!

Sconsolata mi convinco che forse è troppo presto, che magari più in là capiterà una buona occasione, quella giusta. Solo pochi giorni dopo, però, tutto cambia di nuovo. Sia io sia G.siamo caldi: abbiamo iniziato solo ora a vedere le case, non arrendiamoci! Ed ecco che un'innocente visita a Subito.it trovo in vetrina una casa, un appartamento. Nel mio paese, a due passi dalla villetta di famiglia. 

La descrizione è allettante, il prezzo forse un po' alto, ci sono le foto! OTTIMO. Comincio a leggere:

CUCINA ABITABILE, SALONE, 2 BAGNI, 2 CAMERE DA LETTO, TERRAZZO, BALCONCINO, BOX E CANTINA. 

Superficie 97mq (esclusi terrazzo, box e cantina). Reduce dalla delusione dell'ideale appartamento da 127mq decido di vederlo, prima di esaltarmi e di presentarmi alla porta del venditore con l'assegno in mano. 

Il venditore è una persona amica di famiglia, piacevole sorpresa. Ci lascia visitare la casa che subito ci rapisce (ma cerchiamo, con difficoltà, di non farlo notare) i lavori da fare ci sono ma è PERFETTA. Ci vengono lasciate addirittura in mano le chiavi per poterla visitare soli, senza impegno e poi decidere.

Questa volta nessun dubbio: è lei.

Così dopo una serie di trattative e accordi ci troviamo finalmente una sera di fine ottobre a firmare il contratto per la nostra PRIMA CASA. 

Giovedì 29 ottobre, ore 19. 

Contratto ("contratti" in realtà, ma ne parleremo più in là) firmato e la casa è diventata NOSTRA ufficialmente dal 1 Novembre 2015.


Sono già passati sei mesi dalla firma e qualcosa è cambiato. Ne parlerò più avanti, trattando altri temi ma ci tenevo a raccontarvi la storia di quando, FINALMENTE, ho ricevuto delle chiavi di casa tutte mie.

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